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sabato 9 luglio 2016

Farfalle LUZI al farro e fave con fagiolini, zucca e avocado con burrata al basilico

Vi ho gia parlato di questa azienda tutta marchigiana in un’altra ricetta e mi auguro vi sia piaciuta, sia l’idea della ricetta che la pasta Luzi. Avete provata la pasta?…che ne dite? 
Oggi vi propongo una nuova ricetta con la pasta al farro e fave. Questa unione è tutta particolare, dà al prodotto caratteristiche nutrizionali molto particolari, le fave danno un alto contenuto proteico privo di colesterolo, un basso contenuto calorico e un alto contenuto di fibre.
Il tipo di pasta che metto in tavola oggi sono le farfalle. Da quanto tempo non mangiate le farfalle?
Devo dire che per me è passato molto tempo dall’ultima volta che ho mangiato questo formato di pasta, è un formato molto legato all’infanzia, più delle penne, è una pasta che mi è moooolto simpatica, ma al momento dell’acquisto mi  butto sempre sui formati più classici.
Un’altra sensazione che mi da è che la trovo più estiva e di conseguenza adatta per un’insalata di pasta, ma questa è una mia sensazione, o idea.
Perciò vi propongo queste farfalle al farro e fave come una pasta in insalata da gustare a temperatura ambiente ma potete metterla in tavola anche calda. Può sembrare elaborata ma vi dico che è velocissima, a parte le verdure da lavare e tagliare e la zucca potete cuocerla anche in padella piuttosto che nel forno. Vi dico anche che queste farfalle mi hanno conquistata sia per il sapore delicato sia perché non si sono rotte in cottura e questo è una buona caratteristica per questo tipo di pasta. Ed ora iniziamo a spadellare!
Ingredienti

160 g di Farfalle al farro e fave Luzi
200 g di fagiolini, già spuntati e lavati
300 g di zucca già pulita
1 cucchiaio di rosmarino tritato
1 peperoncino verde
1 spicchio di aglio
1/2 avocado
100/120 gr di burrata
15 foglie di basilico
un ciuffetto di prezzemolo
2 cucchiai di pistacchi tritati 
olio extravergine di oliva
sale, pepe
Condisci la zucca tagliata a pezzi irregolari, non troppo grandi, in una ciotola con 2 cucchiai d’olio EVO, il rosmarino e lo spicchio d’aglio tritati, il peperoncino a fettine e una presa di sale.
Trasferisci la zucca su una teglia e fai cuocere in forno riscaldato a 200° per 8/10 minuti
Togli dal forno, fai raffreddare un poco, mettila in una terrina con l’avocado tagliato a pezzi irregolari della stessa grandezza
Butta la pasta in abbondante acqua salata già in ebollizione e dopo 4 minuti circa aggiungi i fagiolini tagliati in 3 o 4 tronchetti.
Nel frattempo metti la burrata in un vasetto un po’ alto, aggiungi le foglie di basilico e prezzemolo, 3 cucchiai d’olio EVO, un pizzico di sale e di pepe macinato fresco. Con il frullatore ad immersione ottieni una crema
Scola la pasta con i fagiolini, raffreddala un poco sotto il getto dell’acqua fredda, se vuoi servirla come un’insalata di pasta, e mettila nella terrina con la zucca e l’avocado, aggiungi un filo d’olio e mescola bene
Puoi aggiungere la crema di burrata alle farfalle, mescolare e servire spolverizzando con i pistacchi o, come l’ho impattata io, distribuire la burrata al basilico sul fondo del piatto, suddividere le farfalle con le verdure, completare con in filo d’olio evo, i pistacchi tritati e…
Buon Appetito!














mercoledì 22 giugno 2016

No knead bread piccantino con rosmarino e confettura all’arancia Amaltea

Se siete andati e New York e non siete passati da Sullivan Street Bakery…mi spiace!
No, scherzo, però vi dico che è una delle panetterie più famose nella Grande Mela.
Jim Lahely è il suo fondatore, la sua storia è interessante ma più interessante e curioso è come ha creato la sua panetteria, la caratteristica della sua tecnica, o metodo, per la produzione del pane, il No Knead Bread,  il pane senza impasto o il pane in pentola.
Puoi trovare queste informazioni nel suo libro, PANE SENZA IMPASTO, edito da Guido Tommasi Editore. Ve lo consiglio, descrive accuratamente questo metodo, c’è la sua storia e ci sono tante ricette e ci si può divertire a sperimentare dopo aver preso mano con gli impasti base.
È una tecnica abbastanza semplice, non facile, ma alla portata di tutti, basta prenderci un po’ mano e organizzarsi con i tempi, la qualità importante è…la pazienza, si, la pazienza di aspettare il giusto tempo per la lievitazione, come sempre nella preparazione del pane, al di là di qualsiasi tipo di lievito si utilizzi, lievito madre, licoli, lievito di birra o lievito secco.
Altra cosa importante per la cottura è una casseruola in ghisa smaltata, di circa 24/28 cm di diametro, con il suo coperchio che può andare in forno ad una temperatura superiore a 200°C, della serie…fai attenzione al manico del coperchio che non sia in materiale plastico.
Sento o leggo di ricette dove aggiungono un panetto di lievito di birra in 500 gr di farina per preparare la pizza per la cena e magari preparano l’impasto 2 o 3 ore prima, se va bene, e ci si esalta se la pizza poi viene alta e soffice. Certamente avrà un bell’aspetto ma sarà proporzionale agli incubi che avrete la notte per non aver digerito la pizza perché questa continuerà la lievitazione nel vostro stomaco.
Non sto qui a spiegarvi i vari processi chimici della lievitazione, vorrei solo consigliarvi di fare un buon uso del lievito di birra o quello secco se non avete intenzione di mettere le mani in pasta con il lievito madre o il licoli.
La preparazione del pane ha bisogno di tempo, di pazienza, anche se non siete dei grandi esperti.
Trovo che preparare una massa e impastare con le mani sia molto rilassante ed è un gesto che mi riconnette alla Vita.
Amo il pane, quello buono, che sia salato, o toscano, o la michetta, o pugliese…purché preparato con della buona farina e acqua, ma sopratutto che sia ben lievitato.
Mi piace vedere le mani che impastano, mi piace preparare il pane e la mia esperienza su questo processo è fatta di piccoli passi, alcuni deludenti con pagnotte che se le tiri contro un muro questo si può danneggiare, altri con pagnotte cosi buone, profumate, croccanti, soffici da tenerci spiaccicato il naso e fare un viaggio nei ricordi e sentirmi piccola e confortata dal calore di tutto questo.
In questa ricetta ho provato ad aggiungere la marmellata all’arancia di Amaltea. Amaltea è una piccola azienda Bio marchigiana, a mandarla avanti con entusiasmo e la fatica delle loro mani sono due simpatiche donne e amiche Laura e Cinzia. Alcune delle confetture o marmellate sono particolari e le utilizzo in cucina ma non solo per i dolci, vi darò consigli e ricette per preparare dei piatti con le loro confetture, i liquori, le gelatine o le creme . 
Consiglio questo pane per accompagnare i formaggi o anche per preparare un panino con verdure grigliate, se siete vegetariani, ma anche con il petto di pollo grigliato e verdure.

Buon divertimento!
Ingredienti

300 g di Farina tipo 0
100 g di Farina di farro bianca
300 g di acqua (13-18°C)
1 g di lievito secco attivo ( io Natural Food )
2 cucchiai rasi di rosmarino fresco tritato finemente
crusca ( io crusca d’avena ), farina di mais o farina di tipo 0 per spolverare
1 cucchiaino da caffè raso di pepe macinato fresco
8 g di sale

In una ciotola di media grandezza riunisci le farine setacciate, il lievito, il sale e il rosmarino tritato.
Metti la confettura d’arancia in un pentolino con metà dell’acqua, fai intiepidire leggermente, togli dal fuoco e fai sciogliere la confettura poi aggiungi l’acqua rimasta, controlla la temperatura che deve essere tra i 13 e 18°C e versa tutto nella miscela con la farina
Mescola con un cucchiaio di legno, o una spatola in silicone o con una mano, per 30 secondi circa fino ad avere un impasto bagnato e appiccicoso, eventualmente aggiungi ancora 1 o 2 cucchiai di acqua.
Copri la ciotola con un piatto o un canovaccio o della pellicola e lascia riposare e lievitare la preparazione a temperatura ambiente ( consiglio di Jim Lahely è di 22 °C circa ) e in un luogo dove non arrivi la luce diretta, un ottimo posto è il mobiletto dove tieni i piatti.
L’impasto deve raddoppiare di volume e sulla superficie si formeranno tante bollicine.
Il tempo consigliato da Jim Lahely è di lasciare lievitare dalle 12 alle 18 ore al massimo. Con questa lunga e lenta lievitazione, fermentazione, si ottiene il giusto sapore. Io lascio lievitare per 18 ore a meno che non capita una giornata di quelle stracalde e riduco i tempi controllando l’impasto 
Dopo questa prima lievitazione infarina abbondantemente il piano di lavoro e rovescia l’impasto in una massa unica aiutandoti con una spatola o un raschiapasta, staccandosi dalla ciotola l’impasto creerà dei filamenti e l’impasto sarà ancora molle, mi raccomando, non aggiungete altra farina. 
Nella semplicità della ricetta ora arriva il momento di dare dei giri all’impasto e magari sarai presa dal panico se è la prima volta che metti le mani in pasta.
Con le mani leggermente infarinate o con il raschiapasta solleva la parte esterna dell’impasto e ripiegala verso il centro poi modellalo per ottenere un disco.
Trasferisci delicatamente l’impasto su un canovaccio di cotone o lino spolverizzato abbondantemente con la crusca, o la farina di mais o la farina tipo 0, in modo che la parte piegata sia sotto, spolverizza la superficie ancora con della crusca, ti consiglio di mettere il canovaccio sopra un tagliere un po’ grande cosi sarà più facile spostarlo.
Ripiega il canovaccio in modo da coprire l’impasto senza stringere e lascia lievitare ancora per 1 o 2 ore in un posto caldo, deve raddoppiare di volume
Mezz’ora prima della seconda lievitazione riscalda il forno a 245°C con all’interno la casseruola con il coperchio.
Attrezzati di pesanti presine e tira fuori dal forno la pentola, appoggiala su un sottopentola, togli il coperchio, sempre utilizzando le presine o un canovaccio.
Apri il canovaccio e solleva l’impasto aiutandoti con lo stesso, rovescialo nella pentola, la parte piegata ora sarà rivolta verso l’alto, fai molta attenzione…ricorda che la pentola è caldissima.
Chiudi con il coperchio e inforna per 30 minuti.
Togli il coperchio, aiutandoti sempre con un canovaccio, ricorda è rovente! e continua la cottura ancora per 15/30 minuti, la superficie dovrà risultare di un marrone scuro ma non bruciato.
Tira fuori la casseruola dal forno, rovescia il pane sul piano di lavoro poi mettilo a raffreddare su una griglia per circa 1 ora prima di tagliarlo.
Appena tagliato puoi metterci sopra una bella fetta di scamorza e zucchine grigliate, a questo punto posso solo dirti…
Buon Appetito!
















sabato 11 giugno 2016

Rigatoni di farro integrale Luzi con asparagi e cremoso di capra e olive

Oramai sono diversi anni che ho fatto una scelta, no, non sono diventata vegetariana, anche se le verdure e i legumi sono più presenti nella mia alimentazione, sono onnivora. La scelta è di scegliere prodotti Bio, di rivolgermi a persone che nelle loro coltivazioni non utilizzano prodotti tossici per il nostro organismo. Al mercato di frutta e verdura del mio paese ci sono delle ragazze che producono in modo naturale e loro, oramai, sono le mie pusher, solo verdure e frutta di e in stagione. La scelta è di scegliere, sopratutto, prodotti, alimenti della mia regione, le Marche, quelli che chiamano a km 0 e a basso impatto ambientale. La scelta è di fare la spesa nelle botteghe e evitare il più possibile i supermercati anche se a volte mi capita di trovarci dei prodotti sani, Bio e marchigiani. 
Come ho raccontato in altri post ho lavorato diversi anni come Food Stylist a Milano, ho scritto e realizzato, in studi fotografici attrezzati per il food, ricette per riviste di settore e non, da Sale&Pepe, Cucina Moderna, ad Anna, ho lavorato, per un breve periodo ma è stato entusiasmante, per La Cucina Italiana e poi per A Tavola e altre riviste e con i migliori fotografi di food.
Ho questo blog, questa cucina virtuale da diversi anni e, con alti e bassi, ho il mio piccolo seguito, delle estimatrici ed estimatori, alcuni virtuali e altri…reali e sono le mie amiche e amici che ogni tanto si ritrovano alla mia tavola o io mi trovo nelle loro cucine, con mio grande piacere, datemi una padella e un fornello e…si spadella!
Lo devo ammettere, sono più attiva davanti ai fornelli che con il mio blog, non per pigrizia ma perché ho sempre fatto tutto da sola, approfittando anche di alcuni miei periodi di insonnia, dato che non sono una nerd…ma ho le mie soddisfazioni.
Oltre che lavorare sul nuovo logo, appoggiata ad uno studio grafico, e rinnovare la mia cucina virtuale, sto iniziando a collaborare con un paio di aziende marchigiane, perché siamo amici e a loro piacciono le mie idee ma c’è una new entry come collaborazione, un’azienda che conosco da diversi anni, che è gia sulla mia tavola da diversi anni e spero di conoscere presto personalmente, nel mio blog potete trovare delle ricette realizzate con la loro pasta, le trovate qui e qui
È l’azienda agricola LUZI, producono cereali e legumi tipici del territorio marchigiano, principalmente coltivano il Triticum dicoccum detto anche “farro vero” e producono una pasta integrale di farro veramente deliziosa. Come deliziose sono le altre loro paste, come le specialità integrale di farro e fave o solo legumi, ceci, fave e piselli, o le farine macinate a pietra o altri prodotti che potrai conoscere e acquistare nel loro sito, vi consiglio di farci un giro…vi innamorerete!

Ingredienti

300 g di Rigatoni di farro integrale Luzi 
140 g di asparagi
60 g di crescenza di capra
40 g di olive verdi denocciolate
10 g circa di pomodori secchi
1 spicchio d’aglio
un ciuffo di prezzemolo
25 g di noci
olio EVO
sale, pepe nero macinato fresco

In un bicchierone riunisci la crescenza, le olive, i pomodori secchi tagliati grossolanamente, il prezzemolo e 4 o 5 cucchiai d’olio evo poi riduci in crema con il frullatore ad immersione, sistema di sale se necessario, la ricotta di capra è molto più saporita e la crema ottenuta ha una buona consistenza di sapori
Butta la pasta in abbondante acqua in ebollizione e salata, e anche se nella confezione c’è scritto il tempo di cottura assaggiala sempre, il tempo di cottura può cambiare. 
Dopo 5 minuti circa che hai buttato la pasta fai saltare gli asparagi tagliati a tronchetti in una padella ben calda con l’aglio tritato e 1 cucchiaio d’olio su fuoco medio, muovi la padella di tanto in tanto in modo da avere una cottura omogenea, aggiungi un pizzico di sale
Scola i rigatoni al dente, lasciando da parte una tazza d’acqua di cottura, mettili nella padella con gli asparagi e fai insaporire.
Aggiungi un poco dell’acqua di cottura della pasta, fai cuocere ancora un paio di minuti e comunque fino a portarla a giusta cottura, mescola di tanto in tanto e lascia la preparazione non troppo asciutta.
Togli la padella dal fuoco e aggiungi 2/3 della crema alla crescenza, mescola bene
Con la crema rimasta copri il fondo dei 4 piatti, suddividi la pasta, completa con le noci tritate, una macinata di pepe e…
Buon Appetito!

















giovedì 9 giugno 2016

Rigatone integrale con avanzi di pollo arrosto, olive e porri

Oggi spadelliamo con un  avanzo che può capitare di avere in frigo, a meno che tu non sia vegetariana/o, il pollo arrosto.
Il pollo arrosto è un altro di quei piatti che considero un comfort food, che ricordano l'infanzia, saporito e succoso con una crosta croccante e, sopratutto, da mangiare con le mani. E quando si è piccoli poter mangiare con le mani e leccarsi le dita senza utilizzare quegli strumenti ingombranti che sono le posate è veramente gustoso.
Comunque a volte succede che rimangono degli avanzi sul tavolo e questo è uno dei modo per riciclare. Il pollo arrosto può essere quello comprato in rosticceria o cotto nella tua cucina, puoi sempre sostituire gli avanzi di pollo con della carne utilizzata per la preparazione del bollito o del brodo. E allora cominciamo a spadellare!
Ingredienti

300 gr di Rigatoni integrali Molino Agostini
150/200 gr di avanzi di polpa di pollo arrosto 
40 gr di pancetta 
30 gr di prosciutto crudo
50 gr di olive nere 
1 porro compresa la parte verde 
1 costa di sedano con foglie
30 gr di mandorle
peperoncino in polvere
100 ml di vino bianco secco
Olio EVO

In una padella già calda fai rosolare il prosciutto tritato grossolanamente e la pancetta a dadi nel loro grasso di cottura. 
A questo punto puoi eliminare parte o tutto il grasso e aggiungere un poco d'olio EVO.
Butta la pasta.
Aggiungi la polpa di pollo arrosto tritata non troppo finemente o sfilacciata e il porro tritato e il peperoncino, fai insaporire per un paio di minuti.
Unisci le olive, mescola poi sfuma con il vino e fai evaporare completamente, sistema di sale
Scola la pasta al dente, tenendo da parte una tazza dell'acqua di cottura, e mettila nella padella con il ragù di pollo e porro, aggiungi la costa di sedano tritata e fai insaporire su fuoco vivace mescolando spesso, aggiungi un po' dell'acqua di cottura in modo da non fare asciugare troppo la preparazione, sistema di sale
Impiatta, completa i piatti con le foglie del sedano e le mandorle tritate, un giro d'olio EVO e…
Buon Appetito!





lunedì 2 maggio 2016

Linguine con cannelli e salsa al sedano

I cannelli sono tra i frutti di mare che preferisco anche se, dalle mie parti, non è più così facile trovarli ma quando mi capita di andare in qualche pescheria e vederli…mi ci fiondo! 
In un vacanza a Madrid al Mercado de San Miguel, per il mio compleanno, ne ho fatto una scorpacciata, cotti alla piastra con sale e pepe…partirei in questo momento! 
Torniamo alla nostra cucina, devi fare molta attenzione nell'acquisto dei cannelli, prima di tutto è la freschezza poi che siano ben impacchettati nella retina con il cartellino della provenienza, come per le vongole o le cozze.
Fai molta attenzione anche a spurgarli, normalmente contengono molta sabbia.
C'è chi per farle aprire le passa in padella solo con olio evo e aglio, a me piace aggiungere anche del vino bianco così da avere un bella salsa di cottura saporita che poi utilizzo per saltare la pasta in padella, come in questa ricetta, o per tirare un risotto.Puoi anche servire i cannelli nella loro salsa di cottura, sempre filtrata, aggiungere il prezzemolo tritato, un giro d'olio evo e delle fette di pane tostato…buon divertimento!

Ingredienti

250 gr di Linguine Mancini
1 kg cannelli
1 costa di sedano  grande (comprese le foglie)
1 cipollotto compresa la parte verde
1 aglio fresco ( compresa il gambo con la parte verde )
1,5 dl di vino bianco secco
2 rametti di prezzemolo
1 cucchiaino di pepe in grani
Olio EVO
sale, pepe

per la salsa: 
le foglie del sedano
1 aglio fresco compresa la parte verde
la parte verde del cipollotto
1 cucchiai di foglie di origano fresco
100 ml di olio EVO
sale

In un contenitore riunisci tutti gli ingredienti per la salsa: le foglie di sedano e di origano, la parte verde del cipollotto e l'aglio, aggiungi l'olio evo, una presa di sale e frulla con il frullatore ad immersione, se necessario aggiungi ancora un poco di olio o di acqua fredda
Lava molto bene i cannelli poi mettili in una capace ciotola con abbondante acqua e una manciata di sale e lasciali spurgare per almeno un paio d'ore, in modo che si spurghino della sabbia. Scolali e sciacquali ancora. Mettili in una larga padella con un paio di cucchiai di olio evo, il vino bianco, il pepe in grani, la parte verde dell'aglio, il prezzemolo e poco sale, copri e fai riprendere il bollore su fuoco medio, togli il coperchio e mano a mano che si aprono mettili in un piatto per non farli cuocere troppo.
Togli la parte carnosa dal guscio, filtra il liquido di cottura con un colino ricoperto da un tovagliolo o un canovaccio in modo da eliminare l'eventuale sabbia residua e il pepe in grani. Taglia i cannelli in 2 o 3 pezzi.
Butta la pasta e nel frattempo fai insaporire, in una padella con un poco d'olio evo, la cipolla a rondelle, la parte bianca rimasta dell'aglio tritato grossolanamente e metà del sedano tagliato a dadini.
Sfuma con un parte del liquido di cottura dei cannelli e fai insaporire per un paio di minuti
Scola la pasta al dente mettila nella padella, unisci i cannelli e fai saltare su fuoco vivace per 2 o 3 minuti aggiungendo altro liquido di cottura dei cannelli
Togli dal fuoco, aggiungi 3 cucchiai di salsa al sedano, mescola bene
Impiatta, completa con una macinata di pepe, i dadini di sedano crudo e…
Buon Appetito!












venerdì 29 aprile 2016

Crescia farcita con ragù bianco e carciofi e un'insalatina di pomodori e ravanelli

A volte faccio la spesa avendo in mente cosa fare ma poi…cambio idea ed anche in questo caso è successo, spero accada anche a voi!
L'idea era di preparare un ragù classico, magari da mettere anche in congelatore per qualche imprevisto e poi…arriva l'imprevisto!
Amici che non vedevo da un po' e cosa c'è di meglio che invitarli a rimanere a cena. Allora è il momento di improvvisare sopratutto se l'ingrediente base non è sufficiente per poter preparare un hamburger ciascuno.
Avrei anche potuto fare una pasta con questo ragù ma un panino può dare la stessa sensazione di comfort food per rilassarsi a tavola tra chiacchiere e amici. 
Ho sostituito la crescia al pane, questa è una via di mezzo tra una focaccia e una piada ma è una preparazione tipica delle Marche, sopratutto dell'entroterra. 
Si cuoce sulla griglia e dalle mie parti, nelle Marche, si usa mangiarla calda e farcita con i salumi, ottimo è il ciauscolo o con le "erbe trovate", che sono erbe selvatiche miste, lessate e ripassate in padella, si può farcire anche con la cicoria o bietole. Mi piace preparare questi "panini", sopratutto per la sera, un po' scomposti dove ci si sporca le mani nel mangiarli. Mi raccomando di scegliere una buona birra artigianale o un buon bicchiere di vino e godere della serata e della compagnia. Buon divertimento!
Ingredienti
250 g di carne macinata
150 ml di vino bianco secco
1 crescia grande o focaccia
6/8 carciofi medi o 4 carciofi
1 avocado maturo
2 arance al naturale
2 limoni al naturale
salvia, rosmarino e menta
1 aglio fresco compresa la parte verde
Olio EVO
sale, pepe

per la salsa:
2 pomodori
parte verde di 1 cipollotto 
6 ravanelli
succo di limone
Olio EVO
sale, peperoncino in polvere

Taglia a metà l'avocato, elimina il nocciolo e poi la buccia, taglialo grossolanamente poi metti la polpa in una ciotola con 2 cucchiai di olio evo, un pizzico di sale e qualche goccia di limone e con una forchetta schiacciala grossolanamente 
Pulisci i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e il gambo che potrai usare per una zuppa, taglia la punta poi tagliali in 4 o 6 spicchi e mettili in una capace terrina con acqua acidulata con il succo di 1 limone e lascia nell'acqua anche le due metà dei limoni spremuti.
In una padella già calda rosola la carne macinata con un cucchiaio d' olio evo, sfuma con il vino, fai evaporare e trasferisci la carne in una ciotola. 
Scola i carciofi e mettili nella padella calda con un poco d'olio evo, le erbe aromatiche e la parte bianca  dell'aglio tagliato a rondelle e fai insaporire, su fuoco medio, per cinque minuti mescolando spesso
Bagna con il succo di mezzo limone, unisci la parte verde dell'aglio tritata grossolanamente e fai cuocere per 6/7 minuti, su fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, sistema di sale
Unisci la carne macinata, un poco di brodo vegetale o acqua ben caldo, copri e fai cuocere per altri 5 minuti circa
In una terrina riunisci i pomodori privati dei semi e tagliati a dadi, i ravanelli a fettine sottili, la parte verde del cipollotto a rondelle, un pizzico di sale e di peperoncino. Condisci con un poco d'olio evo, mescola e lascia riposare
Taglia le arancie a vivo in modo da non lasciare la parte bianca alla polpa poi ottieni delle fette non troppo sottili.
Taglia la crescia a metà nel senso della larghezza poi in 4 spicchi grandi. Suddividi la polpa di avocado sulla base della crescia scaldata, o focaccia, e  poi le fette di arancia
Suddividi il ragù con i carciofi, l'insalatina con il pomodoro, i ravanelli e il suo sugo, completa con un filo d'olio evo e una macinata di pepe, appoggia la parte superiore della crescia sulla preparazione e…
Buon Appetito!











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